Ballar'home


Ballar’home è la mia casa: la mia “scatola” dalle pareti multicolore nel ventre di una città altrettanto policroma, Palermo.

Ballar'home allo specchio
Per l’esattezza, Ballar’home si trova proprio in uno dei centri vitali della città (già, perché questa città ha vari centri vitali, uno non basterebbe ad alimentarla), forse in quello più antico e variopinto: Ballarò.
Un mercato, un quartiere, ma anche una specifica e unica declinazione dell’ "essere città”.
Mi piace pensare che la mia finestra dà, in fondo, sul mondo intero.
Non potrei, infatti, contare le diverse nazionalità dei miei coloratissimi vicini di casa: Palermitani "doc" e consumatori seriali di pasta al tonno - anche noti come studenti fuori sede - che a suon di inflessioni e accenti riproducono in scala (a volte sulla scala del mio palazzo..) la geografia dell'isola e poi migranti, studenti Erasmus, turisti provenienti da ogni parte del mondo armati di obiettivo e naso in su, artisti in cerca di ispirazione, o di se stessi, in una città di contrasti ed energie sotterranee.

Ballar’home è, insomma, nel ventre della città, laddove tutto si muove, qualcosa si rifugia, tanto è in fermento, e molto chiede di nascere.

Dalla cucina di Ballar'home

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